lunedì 24 settembre 2012

i film italiani.



E festeggiamo il primo anno di vita di questo blog tornando a parlare di ciò per cui è nato: l'annuale Oscar al film straniero. Sebbene una prima lista di pellicole scelte dai Paesi diversi dagli Stati Uniti e dall'Italia sia già stata resa nota, ci soffermiamo sulla probabilità nostrana di tornare a calcare il tappeto rosso dopo sei anni di assenza. Era stata, infatti, solo La Bestia Nel Cuore, nel 2006, a riuscire a finire (chissà poi come) nella cinquina dei candidati di febbraio, passando anche la scrematura di gennaio, cosa che poi è successo a Tornatore con scarsi risultati. L'ultimo Oscar al film straniero che abbiamo vinto, poi, l'abbiamo ritirato nel 1999 - con una ormai epica passeggiata sulle spalliere delle poltroncine di Roberto Benigni - per La Vita È Bella, secondo dei film italiani più visti in Italia sovrastato da poco da Cado Dalle Nubi - e qui taccio.
Parlando di incassi, nell'elenco che la commissione dell'Anica ha resto noto e tra cui mercoledì 26 sceglierà il film che manderemo in America, il più visto è, sentite un po', quello di Verdone, già abbondantemente premiato ai Nastri d'Argento. Seguono Özpetek e Vicari, bocciati dalla stampa estera (a Berlino Diaz vinse un Premio del Pubblico ma fu criticatissimo dai giornalisti inglesi e tedeschi).
Stando al risultato al botteghino (operazione che ha fatto la Francia schierando il tremendo Quasi Amici), dovremmo quindi mandare oltreoceano per la prima volta una commedia pura e propria, che affronta sì un tema scottante e attuale come quello della crisi, ma che potrebbe fare la stessa fine de La Prima Cosa Bella (mandato due anni fa) dato che a noi piace parlare in toscano o in romanaccio per farci tre risate.
La mia speranza, è inutile pure dirlo, è stravolgere tutti e tutto con un film finalmente originale, diverso, non narrativo, sperimentale: il docu-fiction Cesare Deve Morire potrebbe sciogliere il cuore dell'Academy anche solo per l'età dei due registi. E magari ci scappa anche la nomination alla fotografia (come fu per Malèna, che ottenne due nominations tecniche tra cui la musica di Morricone ma non quella per il film in lingua straniera).
Troppo freschi sono i veneziani È Stato Il Figlio, Gli Equilibristi (che compare a sorpresa insieme a Là-Bas) e Bella Addormentata. Quest'ultimo, poi, risulta essere troppo italiano perché «è cruciale sapere qualcosa del caso Englaro» scrive il Variety. E troppo fischiato per un premio forse non meritato è stato Reality di Matteo Garrone, che arriva «troppo tardi a parlare del mito televisivo».
I dieci film selezionati per scegliere la pellicola da far concorrere alla nomination per l'Oscar al miglior film straniero, quindi, sono:

Bella Addormentata di Marco Bellocchio
Cesare Deve Morire di Paolo & Vittorio Taviani
Il Cuore Grande Delle Ragazze di Pupi Avati
Gli Equilibristi di Ivano De Matteo
Diaz. Don't Clean Up This Blood di Daniele Vicari
È Stato Il Figlio di Daniele Ciprì
Là-Bas. Educazione Criminale di Guido Lombardi
Magnifica Presenza di Ferzan Özpetek
Posti In Piedi In Paradiso di Carlo Verdone
Reality di Matteo Garrone

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