giovedì 31 ottobre 2013

le mamme.



Two Mothers
Adore, 2013, Australia/ Francia, 100 minuti
Regia: Anne Fontaine
Sceneggiatura non originale: Christopher Hampton & Anne Fontaine
Basata sul romanzo Le Nonne di Doris Lessing
Cast: Naomi Watts, Robin Wright, Xavier Samuel,
James Frecheville, Ben Mendelsohn, Sophie Lowe
Voto: 5.1/ 10
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Lil e Roz (primi due di una serie di nomi bisillabici: Ian, Tom, Mary, Saul...) sono amiche dalla prima infanzia, infanzia trascorsa nelle due vicine case sopra alla spiaggia australiana. Restano amiche anche dopo i rispettivi matrimoni, anche dopo che uno dei due finisce; restano amiche quando i figli crescono e quando partono per studiare, e tutta questa amicizia è riassunta nei primi dieci minuti e in qualche calice di vino che le due, cappello di paglia in testa e veste di lino addosso, sorseggiano sul patio davanti all'oceano senza assolutamente niente da fare nelle giornate piene di sole. In realtà lavorano, e che lavoro facciano non lo capiamo benissimo, ma il logo dell'azienda ha una barca a vela e il posto un'azienda sembrerebbe. Sono, ad ogni modo, abbastanza ricche da permettersi più giorni liberi di quelli lavorativi e un film intero che parla delle loro inezie, dei problemi non primari. Perché bicchiere dopo bicchiere i due figli, ovviamente amiconi, tornano ai nidi e se la spassano col surf e con le cene in riva al mare e questi due pargoli sono in età post-adolescenziale per cui i muscoli si sono sviluppati tutti e i peli usciti sono stati estirpati e pare, spesso, che una doccia, una nuotata, una ripresa un po' più larga sia un pretesto per far vedere il pettorale, il bicipite, l'addome piatto. Nella trappola del muscolo duro sotto alla pelle glabra cade anche Robin Wright, che una sera si lascia avviluppare dal biondo Xavier Samuel la cui faccia c'è nota per Tre Uomini E Una Pecora e per Anonymous: i due, senza nascondersi neanche troppo, se la intendono in casa alla notte, e il figlio di lei, James Frecheville (Animal Kingdom), dopo averli scoperti per ripicca si fionda nelle camere dirimpetto a provarci con Naomi Watts – che sta sbagliando un film dopo l'altro, e di questo è anche produttrice. I nodi vengono al pettine e le coppie iniziano a cenare insieme e a prendere il sole mano nella mano. Le due sempiterne amiche solo in un pomeriggio, di sfuggita, si domandano: stiamo facendo la cosa giusta?, se stiamo bene allora sì. Ma il tracollo è dietro l'angolo.
Il premio Nobel Doris Lessing si rigirerebbe nella tomba, se fosse morta; il primo dei tre racconti del suo libro Le Nonne (Giangiacomo Feltrinelli Editore, pagine 250, € 7,50 – qui sfogliabile), che dà il titolo alla raccolta, si appiattisce superficialmente e diventa storia semi-incestuosa fatta per sconvolgere lo spettatore medio(cre) senza però dargli materiale su cui riflettere; si vede ancora una natica, una coscia, un amplesso non necessario. Nessun problema etico, nessuna difficoltà in società, nessun imbarazzo tra persone con cui si è cresciuti. La sceneggiatura, poi, rasenta lo scandalo: frasi-cliché, irreali, situazioni allungate e improponibili (due ventenni che si mettono a ballare nel salotto mezzi brilli per aver bevuto coi genitori) e quella delle due coppie che è nata per dispetto non ci convince dal primo momento.
Film da vedere in streaming mentre si cucina.

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