lunedì 2 dicembre 2013

31TFF: lui lei l'altra.



Non Dico Altro
Enough Said, 2013, USA, 93 minuti
Regia: Nicole Holofcener

Sceneggiatura originale: Nicole Holofcener
Cast: Julia Louis-Dreyfus, James Gandolfini, Catherine Keener,
Toni Collette, Ben Falcone
Voto: 6.7/ 10
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Una commedia «leggerissima» dicevano in sala: la boccata d'aria tra un documentario spagnolo e un dramma polacco. La commedia, più che leggera – il sottoscritto fatica a distinguere la leggerezza dalla banalità in una commedia – è, come si dice, “romantica”: la fifty-something Julia Louis-Dreyfus (due Emmy per la serie, comedy anche quella, Veep, di cui è produttrice) è divorziata con figlia a carico, un carico piacevole che sta partendo a malincuore per il college, ed è la migliore amica di Toni Collette, quanto ci piace!, sposata a un tizio con cui battibecca sempre (le quindici gioie del matrimonio…), due figli piccoli e un help che mette le cose lì dove le trova (la spazzola nel cassetto della cucina). Toni è l'unico personaggio non divorziato o separato, praticamente. Tra i clienti di Eva (la Dreyfus), massaggiatrice professionista, ci sono quasi solo persone sole, per quanto ne sappiamo, e una, che diventa sua amica, le parla spesso dell'ex marito. L'ha incontrata, questa, e cioè Katherine Keener, a una festa con piscina piena di single e divorziati, dove s'è imbattuta anche in James Gandolfini – pace all'anima sua, e questo è il suo ultimo film. Con la prima ha parlato di outfit tutto il tempo («ti sta benissimo!», «è bellissimo anche il tuo!»), con l'altro ha messo subito in chiaro: hai la panza, nu'mme piaci. In realtà con Gandolfini poi ci esce, e si diverte, e ci divertiamo anche noi: dialoghi ironicamente brillanti. Torna a casa dalla figlia e parla della sorprendente cosa, e la figlia è impegnata con la sorella di Michelle Williams [aneddoto: questa ragazza di quindici anni è identica a Michelle Williams, e durante il film pensavo: ma non può essere la figlia, Brokeback Mountain è uscito nel 2006, la figlia nel 2007, adesso ha sei anni… E alla fine del film l'attenzione era tutta sui titoli di coda, alla scoperta di una eventuale Ledger o Williams – ed eccola qua, Nic Williams, e quella di fianco a me: l'avevo detto che era la sorella di Michelle Williams!, sono identiche! Fine dell'aneddoto] che con la sua, di madre, ha grossi problemi e praticamente ha cambiato casa. Dunque, fin qui tutto banale e scontato ma poi, ecco: un colpo di scena. Che, ammetto, non mi aspettavo assolutamente. Forse perché era l'ora di pranzo. Ma, svelato il colpo, il film prosegue nel suo svolgimento con un'attesa nel nostro petto non troppo eccessiva: sappiamo che ogni commedia romantica che si rispetti vede Lei e Lui che per colpa di Lei si allontanano e poi si mancano e poi Lei tenta di ritornarci insieme e Lui ci sta e finiscono nel portico, seduti sui gradini, a ridere e farci capire che il lieto fine è servito. Anche questa va così? Guardate la locandina. La novità sta nel parlare della nuova categoria cardine della società contemporanea: quella dei divorziati cinquantenni che si rifanno una vita e pretendono di rifarsela come se ne avessero venticinque – e lo scontro è chiaro nel ritorno a casa della mamma dalla festa, che si era truccata e aveva detto alla figlia «vuoi venire?», per raccontarle tutti gli aneddoti sugli uomini presenti prima di mettere lo smalto ai piedi: Una Mamma Per Amica un po' agée. La bravura di Nicole Holofcener, autrice anche di Please Give ma soprattutto del bel Friends With Money, che percorre il suo sentiero di commedie un po' tristemente sentimentali con persone in coppia e da sole, è ovviamente nella direzione degli attori – quello con la Keener è un sodalizio ormai forte – ma soprattutto è nella sceneggiatura, che continuamente ci fa sorridere, in modo arguto, rendendo chiaro come dovrebbe andare un primo appuntamento perfetto.

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