domenica 22 febbraio 2015

Oscar 2015 - vincitori.



Sono patriottico fino alle lacrime ma non m'importa: apro l'articolo con la nostra(na) Milena Canonero (nella foto), che porta avanti la tradizione di Piero Gherardi, ma anche di Dante Ferretti, ritirando la quarta statuetta della sua ormai decennale carriera per Grand Budapest Hotel (è stata la costumista di Kubrick ma anche della Coppola), agli 87esimi Academy Awards dove la pellicola indie-hypster di Wes Anderson ha raccattato i quattro premi che si erano pronosticati – scenografia, la colonna sonora del due-volte-candidato Alexandre Desplat, trucco e, appunto, costumi – pareggiando con l'invece imprevedibile (virtuoso) Birdman; Alejandro González Iñárritu, nominato nel miglior film straniero col capolavoro Amores Perros e poi con Biutiful e regista anche degli americani 21 Grammi e Babel, in lizza per tre categorie questa sera fa en plein (miglior film, regia e sceneggiatura originale) e fa fare doppietta al chico Emmanuel Lubezki (già Oscar l'anno scorso per Gravity), e poi si lamenta della condizione degli immigrati negli USA. Sono anni ormai che, apparte Argo, non vince la statuetta per il miglior film (ma nemmeno la regia) un americano – si sono susseguiti l'inglese Tom Hooper, il francese Michel Hazanavicious, il coreano Ang Lee e, appunto, Alfonso Cuarón. Sono stati discorsi molto politici, quelli dei vincitori: l'accettazione della propria diversità dall'omosessuale giovanissimo Graham Moore, immeritatamente miglior sceneggiatore per The Imitation Game, che ricalca lo stesso figuro che fu di Milk, che ha accennato al proprio tentato suicidio a sedici anni, ma soprattutto Patricia Arquette, capace di far saltare dalla sedia Lady Oscar Meryl Streep lamentandosi dell'ineguaglianza degli stipendi delle donne, sempre inferiori rispetto a quelli degli uomini. Lei e gli altri tre attori non nascondono sorprese – l'unica sorpresa è che Boyhood torna a casa con una statua. La malattia premia sempre e Julianne Moore reincontra Eddie Redmayne dopo il di-lui esordio in Savage Grace, dove lei interpretava la sua incestuosa madre, e ci offrono due ringraziamenti opposti: di donna matura, accasata, devota al proprio marito la prima; di giovane adulto, ancora bambino, incontenibilmente entusiasta il secondo. Entrambi salutano coloro che affrontano la malattia. Quarta certezza di quattro, J.K. Simmons è solo il primo premio che arriva a casa Whiplash: dopo il premio al mixaggio sonoro e con quello al montaggio abbiamo capito che il 12-years-a-movie di Richard Linklater non avrebbe incassato più niente – perché i Sindacati hanno sempre ragione. Fa una discutibile doppietta la Disney, col suo secondo Oscar di fila per il film animato, dopo Fronzen, cioè Big Hero 6, e col suo corto d'apertura Feist, mentre non fa doppietta Guardiani Della Galassia con le sue due candidature – una delle quali, gli effetti speciali, ancora una volta non va al Pianeta Delle Scimmie ma a Interstellar, premio contentino. È stata un'edizione musicale e musicata come al solito grazie anche a Edwig il presentatore, Neil Patrick Harris, che ha aperto lo show in maniera egregia (insieme ad Anna Kendrick, in Into The Woods, e Jack Black) e si è poi concesso qualche frecciatina (a Oprah su tutte, «because you're rich»). Oltre alle cinque canzoni candidate, tutte performate (due standig ovations per John Legend & Common), Jennifer Hudson ha cantato il tributo ai cineasti scomparsi, in cui mancava Francesco Rosi ma faceva capolino Virna Lisi, e Lady Gaga ha tributato Julie Andrews e Tutti Insieme Appassionatamente che cinquant'anni fa vinceva cinque Oscar. Sul sito ufficiale tutti i dettagli mentre di seguito, dopo il salto, ogni candidato e ogni vincitore.

film
American Sniper prodotto da Clint Eastwood, Robert Lorenz, Andrew Lazar, Bradley Cooper e Peter Morgan
Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza) prodotto da Alejandro G. Iñárritu,
John Lesher e James W. Skotchdopole
Boyhood prodotto da Richard Linklater e Cathleen Sutherland
Grand Budapest Hotel prodotto da Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales e Jeremy Dawson
The Imitation Game prodotto da Nora Grossman, Ido Ostrowsky e Teddy Schwarzman
Selma prodotto da Christian Colson, Oprah Winfrey, Dede Gardner e Jeremy Kleiner
La Teoria Del Tutto prodotto da Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce e Anthony McCarten
Whiplash prodotto da Jason Blum, Helen Estabrook e David Lancaster

regia
Alejandro González Iñárritu per Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Richard Linklater per Boyhood
Bennett Miller per Foxcatcher
Wes Anderson per Grand Budapest Hotel
Morten Tyldum per The Imitation Game

sceneggiatura originale
Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr e Armando Bo
per Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Richard Linklater per Boyhood
E. Max Frye & Dan Futterman per Foxcatcher
Wes Anderson per Grand Budapest Hotel
Dan Gilroy per Lo Sciacallo - Nightcrawler

sceneggiatura non originale
Jason Hall per American Sniper
Graham Moore per The Imitation Game
Paul Thomas Anderson per Vizio Di Forma
Anthony McCarten per La Teoria Del Tutto
Damien Chazelle per Whiplash

attrice protagonista
Marion Cotillard in Due Giorni, Una Notte
Felicity Jones ne La Teoria Del Tutto
Julianne Moore in Still Alice
Rosamund Pike ne L'amore Bugiardo - Gone Girl
Reese Witherspoon in Wild

attrice non protagonista
Patricia Arquette in Boyhood
Laura Dern in Wild
Keira Knightley in The Imitation Game
Emma Stone in Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Meryl Streep in Into The Woods

attore protagonista
Steve Carrell in Foxcatcher
Bradley Cooper in American Sniper
Benedict Cumerbatch in The Imitation Game
Michael Keaton in Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Eddie Redmayne ne La Teoria Del Tutto

attore non protagonista
Robert Duvall in The Judge
Ethan Hawke in Boyhood
Edward Norton in Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Mark Ruffalo in Foxcatcher
J.K. Simmons in Whiplash

montaggio
Joel Cox & Gary D. Roach per American Sniper
Sandra Adair per Boyhood
Barney Pilling per Grand Budapest Hotel
William Goldberg per The Imitation Game
Tom Cross per Whiplash

fotografia
Emmanuel Lubezki per Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Robert Yeoman per Grand Budapest Hotel
Lukasz Zal & Ryzsard Lenczewski per Ida
Dick Pope per Mr. Turner
Roger Deakins per Unbroken

colonna sonora
Alexandre Desplat per Grand Budapest Hotel
Alexandre Desplat per The Imitation Game
Hans Zimmer per Interstellar
Gary Yershon per Mr. Turner
Jóhann Jóhannsson per La Teoria Del Tutto

canzone
Everything Is AWESOME!!! da The Lego Movie di Shawn Patterson
Glory da Selma di John Stephens & Lonnie Lynn
Grateful da Beyond The Lights di Diane Warren
I'm Not Gonna Miss You da Glen Campbell... I'll Be Me di Glenn Campbell & Julian Raymond
Lost Stars da Tutto Può Cambiare di Gregg Alexander & Danielle Brisebois

montaggio sonoro
Alan Robert Murray & Bub Asman per American Sniper
Martin Hernández & Aaron Glascock per Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Brent Burge & Jason Canovas per Lo Hobbit: La Battaglia Delle Cinque Armate
Richard King per Interstellar
Becky Sullivan & Andrew DeCristofaro per Unbroken

mixaggio sonoro
Walt Martin, John Reitz, Gregg Rudloff per American Sniper
Thomas Varga, Jon Taylor e Frank A. Montaño per Birdman o (Le Imprevedibili Virtù Dell'ignoranza)
Gary A. Rizzo, Gregg Landaker e Mark Weingarten per Interstellar
Jon Taylor, Frank A. Montaño e David Lee per Unbroken
Thomas Curley, Ben Wilkins e Craig Mann per Whiplash

effetti visivi
Dan DeLeeuw, Russell Earl, Bryan Grill e Dan Sudick per Captain America: Winter Soldier
Joe Letteri, Dan Lemmon, Erik Winquist e Daniel Barrett per Apes Revolution - Il Pianeta Delle Scimmie
Stephane Ceretti, Paul Corbould, Jonathan Fawkner e Nicolas Aithadi per Guardiani Della Galassia
Paul Franklin, Scott Fisher e Andrew Lockley per Interstellar
Richard Stammers, Lou Pecora, Tim Crosbie e Cameron Waldbauer per X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato

scenografia
Adam Stockahusen & Anna Pinnock per Grand Budapest Hotel
Maria Djurkovic & Tatiana MacDonald per The Imitation Game
Nathan Crowley & Gary Fettis per Interstellar
Dennis Gassner & Anna Pinnock per Into The Woods
Suzie Davis & Charlotte Watts per Mr. Turner

costumi
Milena Canonero per Grand Budapest Hotel
Mark Bridges per Vizio Di Forma
Colleen Atwood per Into The Woods
Anna B. Sheppard & Jane Clive per Maleficent
Jacqueline Durran per Mr. Turner

trucco & acconciature
Bill Corso & Dennis Liddiard per Foxcatcher
Frances Hannon & Mark Coulier per Grand Budapest Hotel
Elizabeth Yianni-Georgiou & David White per Guardiani Della Galassia

film d'animazione
Big Hero 6 di Don Hall, Chris Williams e Roy Conli
Boxtrolls - Scatole Magiche di Graham Annable, Anthony Stacchi e Travis Knight
Dragon Trainer 2 di Dean DeBlois & Bonnie Arnold
Song Of The Sea di Tomm Moore & Paul Yang
La Storia Della Principessa Splendente di Isao Takahata & Yoshiaki Nishimura

corto animato
The Bigger Picture di Daisy Jacobs & Christopher Hees
The Dam Keeper di Robert Kondo & Dice Tsutsumi
Feast di Patrick Osborne & Kristina Reed
Me And My Moulton 
di Torill Kove
A Single Life 
di Joris Oprins

film straniero
Ida di Pawel Pawlikowski (Polonia)
Leviathan 
di Andrey Zvyagintsev (Russia)
Tangerines di Zaza Urushadze (Estonia)
Timbuktu di Abderrahmane Sissako (Mauritania)
Storie Pazzesche di Damián Szifron (Argentina)

cortometraggio
Aya di Oded Binnun & Mihal Brezis
Boogaloo And Graham di Michael Lennox & Ronan Blaney
Butter Lamp (La Lampe Au Beurre De Yak) di Hu Wei & Julien Féret
Parvaneh di Talkhon Hamzavi & Stefan Eichenberger
The Phone Call di Mat Kirkby & James Lucas

documentario
CITIZENFOUR di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky
Alla Ricerca Di Vivian Maier 
di John Maloof & Charlie Siskel
Last Days In Vietnam di Rory Kennedy & Keven McAlester
Il Sale Della Terra di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado e David Rosier
Virunga 
di Orlando von Einsiedel


corto documentario
Crisis Hotline: Veterans Press 1 di Ellen Goosenberg Kent and Dana Perry
Joanna di Aneta Kopacz
Our Curse di Tomasz Śliwiński & Maciej Ślesicki
The Reaper (La Parka) di Gabriel Serra Arguello
White Earth di J. Christian Jensen

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